Ricette e Salute vi presenta una pillola di buon umore,
con un'altra poesia del grande Aldo Fabrizi.
I suoi consigli sono preziosi,
e riguardano oltre che la cottura della pasta,
anche il modo con cui mangiare,
con lentezza
"mangiate calmi, piano, da signori".
con un'altra poesia del grande Aldo Fabrizi.
I suoi consigli sono preziosi,
e riguardano oltre che la cottura della pasta,
anche il modo con cui mangiare,
con lentezza
"mangiate calmi, piano, da signori".
La cottura
Aldo Fabrizi
I
Nun è 'na cosa tanto
compricata,
però bisogna sempre fà
attenzione
perché ce vò 'na certa
proporzione
tra tipo e quantità che
va lessata.
Me spiego: quella fina e
delicata
va bene tutt'ar più pe'
du' persone,
ma si presempio se ne fa
un pilone
basta un seconno in più
che viè incollata.
Insomma, c'è 'na regola
importante:
fino a tre etti se pò fà
leggera
poi più s'aumenta e più
ce vò pesante.
Er sale è mejo poco,
l'acqua assai,
un litro a etto, l'unica
maniera,
perché la Pasta nun
s'incolli mai.
II
Un'antra cosa: mai
bollilla stretta,
e quanno l'acqua è in
piena bollitura,
se butta giù e la pila
se riattura
pe' fà riarzà er bollore
in fretta in fretta.
Poi dopo un po'
s'assaggia: n'anticchietta;
appena è cotta, ancora
bella dura,
se leva e je se ferma la
cottura
coll'acqua fresca sotto
la bocchetta.
Doppo girata un attimo,
scolate:
quanno l'urtima gocciola
viè fòri
conditela de prescia e
scodellate.
Si c'è quarcuno attenti
a controllavve:
« mangiate calmi, piano,
da signori » ,
si state soli... attenti
a nun strozzavve.
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