Se siete degli appassionati di cioccolata, questo è il libro giusto per sublimare la mancanza dovuta ai mesi estivi, meno inclini al suo consumo!
La donna apre una deliziosa ed elegante cioccolateria La celeste praline, che però accende le antipatie di Francis Reynaud, Monsieaur le Curè. Il parroco del villaggio, che fin dal primo momento, trova disdicevole che Vianne apra una cioccolateria durante il periodo della Quaresima, non solo, che lei non frequenti la chiesa, che non sia sposata ed abbia una figlia, che induca ai piaceri del gusto, anziché al digiuno. Vianne rappresenta una minaccia alla sua autorità, insediatasi all'interno della piccola comunità chiusa, in cui la diversità dai modelli dominanti viene osteggiata in tutti i modi e maniere, da lui e dai suoi fedeli.
"...Vendo sogni, piccoli comfort, tentazioni dolci e innocue per far scendere una schiera di santi che precipitano uno dopo l'altro tra le nocciole e i torroncini...
E' così male?"
Se il film è stato un grande successo, il libro non è da meno anzi, e dovete assolutamente leggerlo. La passione del cioccolato e della magia che si lega alla sua preparazione, è trattato con lo stesso incanto, con cui si parla di temi più seri come quello della paura della diversità e degli stranieri.
" Questa è un'arte che mi diverte. C'è un alone di stregoneria in tutta la cucina; la scelta degli ingredienti, il modo in cui vengono mescolati, grattugiati, sciolti, le infusioni e come si insaporiscono, le ricette prese da vecchi libri, gli utensili tradizionali - il pestello e il mortaio, gli stessi con cui mia madre preparava l'incenso, adibiti ad uno scopo più domestico, le spezie e gli aromi che perdono la loro raffinatezza e lasciano il posto a una magia più primitiva e sensuale".
Dunque...
Buona Lettura!
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